Hystoria de la guerra y presa de Africa

Salazar, Pedro de

Très rare édition originale de l’un des plus beaux livres imprimés en espagnol à Naples au XVIe siècle.
Bel exemplaire conservé dans son vélin ancien.

In-folio de (4) ff., 120 ff.

Vélin ivoire, reste de liens, dos lisse, titre calligraphié au dos, tranches jaspées. Reliure ancienne.

284 x 205 mm.

Salazar, Pedro de. Hystoria de la guerra y presa de Africa : con la destruycion de la villa de Monatzer, y isla de Gozo, y perdida de Tripol deBerberia : con otras muy nueuas cosa.

(Neapel, Mattia, 1552).

Très rare édition originale de L’un des plus beaux livres imprimés en espagnol à Naples au XVIème siècle. 

Oettinger, 4304 ; Gollner 928 ; Catalogue P. A. Hanrott, 2298 ; Adams S-97 ; Palau, 286709 ; Toda 4542 ; Vindel 2684.

Un chef-d’œuvre typographique.

L’illustration se compose de 4 belles gravures sur bois et les pages de texte sont encadrées de superbes bordures gravées sur bois.

La première partie de l'ouvrage traite des événements de la guerre d'Afrique tandis que la deuxième partie s'attarde surtout sur l'armada turque et la bataille de Tripoli.

La concepción y contexto de la Historia de la guerra y presa de África son, por tanto, plenamente napolitanos. Siendo de 1552, la impresión remite a modelos gráficos anteriores: tipografía gótica a dos columnas, enmarcada cada página de texto por cinco tacos xilográficos, uno a cada lado y otro al centro, separando las dos columnas. Las dos xilografías a dos tercios de página, de escena militar, en ff. XXXVIIv y en LXXIVv, son de estética postincunable. Sin embargo, la obra refleja bien un pensamiento político muy de su tiempo, de monarquismo nacional, ajeno al individualismo medieval caballeresco. Como ha ocurrido con la historiografía modernista partenopea, la relativa al territorio norteafricano y la inserción del mismo en la geopolítica del Imperio carolino primero, y de la Monarquía hispana después, ha tenido un sustantivo avance en España.

« I settanta capitoli che costituiscono l’opera sono distribuiti su due colonne a caratteri gotici, contornate e divise tra loro da una cornice ornamentale, che raffigura motivi di foglie d’acanto. Si tratta senza dubbio di un’opera tipografica di prestigio. Il tutto è arricchito da un apparato illustrativo, comprensivo di quattro immagini che ritraggono le roccaforti nordafricane e la disposizione delle milizie imperiali, a supporto di quanto descritto dal narratore. La storia della campagna nordafricana ha come tema principale l’inseguimento del corsaro Dragut ad opera del capitano genovese Andrea Doria e dei viceré di Napoli e Sicilia, che si svolse lungo le coste del Mediterraneo. Il tentativo di cattura si concluse positivamente il 15 giugno 1540, anno in cui per la prima volta Giannettino Doria e Berenguel Dolmos, generale delle galere siciliane, fanno prigioniero il pirata presso il golfo di Girolata e lo incarcerano a Genova. Le vicende belliche si svolgono prevalentemente nella regione costiera del Sahel tunisino, nei pressi del golfo di Hammamet, dove dopo una lunga battaglia la marina imperiale conquista il bastione portuario di Al-Mahdia (Al-Mahdiyya) in cui il pirata si era insediato. Il corsaro Dragut, vero protagonista della Historia di Salazar, riuscirà però a evitare la seconda cattura. La narrazione, colma di incisi e notevolmente prolissa, è caratterizzata da una ricchezza di dati che sembrerebbe provenire dalla lettura di documenti ufficiali.

Le battaglie nordafricane raccontate da Salazar attestano la costante presenza sul campo di guerra di García Álvarez de Toledo e del viceré siciliano Juan de Vega, nonché il ruolo indispensabile e cruciale dei due Regni italiani. La produzione storiografica napoletana in lingua spagnola sottolinea l’importanza strategica della capitale, e palesa un intento di promozione delle gesta imperiali nella lingua della corona; queste opere non sdegnano le relaciones de sucesos come materiali e fonti di informazione per inserire anche messaggi ideologici – religiosi, nel caso del conflitto tra cristiani e ottomani – che influenzassero l’opinione pubblica contemporanea » (M. Federici, Corsari del Mediterraneo e viceré d’Italia: la "Historia de la guerra y presa de Africa" di Pedro de Salazar (Napoli, Mattia Cancer, 1552).

Bel exemplaire conservé dans son vélin ancien.

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